Ogni cosa, qualsiasi cosa, ci mette un pò di tempo prima di affermarsi ed essere riconosciuta e acclamata dalle persone: e fin qui, ci siamo tutti, non c'era bisogno di arrivare fino a queste coordinate per scoprire questa arcana verità nuova come l'acqua calda. Una cosa che però mi da sempre un fastidio immenso ogni volta che un qualsiasi cosa raggiunge una certa fama, è la reazione di chi si professa seguace della stessa, comportandosi come se solo lui avesse scoperto tale cose, oppure che (ora che è famosa) esiste solo quella cosa. Nel 2008, per quanto riguarda i fumetti, era successo ad Iron Man, un personaggio piuttosto di nicchia sdoganato poi nell'immaginario collettivo grazie all'omonimo primo film. Ora tocca alla corrente letteraria (in mancanza di un altro termine, chiamiamola così) chiamata Girl Power: questa corrente letteraria dei fumetti dedita a rivalutare i personaggi femminili e renderle figure forti ed indipendenti che non hanno nulla da invidiare agli uomini; personaggi come Spider-Gwen, la versione social di Barbara Gordon e la Thor donna sono esempi lampanti...peccato che questa corrente del Girl Power, sia una cosa vecchia di almeno quarant'anni, se non di più.

Da quando è stata creata la prima supereroina a fumetti (Wonder Woman), il Girl Power lentamente ha preso piede nel mondo dei fumetti, arrivando nei successivi anni a dar vita a personaggi forti e indipendenti già prima che il Girl Power diventasse quello che, grazie ai social come Facebook, è in tutto e per tutto una moda. Finora, i tre personaggi citati sopra (con l'aggiunta della nuova Mrs. Marvel) non sono un bieco prodotto della stessa, ma dei personaggi con del pathos e caratterialmente costruiti con i controcazzi, ma il punto, è che sono le ultime arrivate e se hanno potuto far bene certe cose, è perché hanno avuto delle maestre che hanno loro insegnato molto, ma molto, ma molto bene. Ora, so cosa state per dire: "Tra quelle che hai citato c'è Barbara Gordon/Batgirl, un personaggio che non è di certo l'ultima arrivata". E com'è che se ne parla tanto solo ora? Grazie alla sua ricostruzione caratteriale, ma sopratutto, grazie ai social. Vedete che si torna sempre al nocciolo della questione? Detto ciò, ecco (secondo il mio personalissimo parere) tre personaggi femminili più o meno famosi, che nel loro piccolo o meno, sono riusciti ad imporre questo Girl Power nell'immaginario comune e farlo lentamente maturare, prima che quest'ultimo diventasse una moda: degli, insomma, esponenti di questa corrente letteraria che era già data per scontata prima che arrivasse il momento in cui dovevamo ricordarci che esistesse.
Tempesta

Negli anni '80, Tempesta (all'epoca capo degli X-Men) perse l'utilizzo dei suoi poteri mutanti, cosa che la costrinse a guidare gli Uomini X da persona normalissima. Mentre la cosa ha potuto, inizialmente, sembrare una tragedia, questo espediente narrativo diede al personaggio uno spessore e una profondità che, senza questa perdita, non avrebbe mai acquisito. A volte si è portati a pensare che, senza la cosa che ci rende speciali, si diventa inutili e senza alcuna ragione di continuare a vivere o a fare qualunque cosa stessimo facendo; con questa parte della vita di Ororo Munroe, Chris Claremont (all'epoca scrittore del mensile Uncanny X-Men) cerca di farci capire che la nostra determinazione ad andare avanti, pur non avendo quella cosa che ci rende speciali (nel caso di Tempesta, i suoi poteri) è come non averla persa. In questo caso, la determinazione di Tempesta e il senso di affetto e dovere verso gli X-Men, è stato sufficiente per farle prendere una naturale decisione: andare avanti, pur non avendo poteri; e il fatto di essere riuscita a guidare il gruppo come una comunissima persona, sconfiggendo addirittura gente che di poteri ne aveva eccome, non deve renderla una vittima o un personaggio debole, ma una con dei coglioni più grossi di un muratore. Questo è un valore aggiunto del personaggio, con qualcosa che la svaluta e svilisce, ma che la rende ancora più forte.
Heather Hudson

Forse uno dei personaggi più sconosciuti della Marvel Comics e del comicdom in generale, ma che non ha nulla da invidiare ad altri personaggi femminili affermatissimi. Sempre negli anni '80, Heather Hudson si ritrova a dover affrontare la morte del marito James Hudson, segretamente conosciuto anche come Guardian: capo del supergruppo canadese Alpha Flight. La sua vita è allo sbando: senza manco un soldo lasciato dal marito (non perché stronzo infame, ma perché il supergruppo che gestiva era una operazione segreta del governo ed era impossibile legalizzarla), con il morale che s'era scavato una fosse anche per lui e i singoli membri di Alpha Flight che stavano prendendo strade diverse. Dopo un più o meno lungo periodo di lutto, Heather torna in sé e realizza che il sogno di suo marito che risponde al nome di Alpha Flight, non può morire così: quindi, decide di diventare lei stessa il leader del gruppo, dato che era la persona che meglio conosceva James e che più degli altri poteva portare avanti la baracca tanto quanto il marito. Unico problema? Miss Hudson è, fisicamente, una normalissima donna senza poteri e addestramento, quindi deve cominciare tutto da zero. Forse potrebbe essere incosciente per una vedova depressa in cerca di una elaborazione del lutto giocare al pericoloso gioco della supereroina, e in effetti forse è anche così: ma in ogni caso, ci vogliono dei coglioni grandi come il Canada per prendere una decisione simili e portarla avanti fino in fondo. Questo non è solo amore, ma è anche sconfinata devozione non solo verso una persona, ma anche verso una causa, in cui (pur di non vederla morire) ci si immola anima e corpo.
Songbird

Personaggio semi-sconosciuto, dico semi, perché è apparsa nel videogame Marvel: Ultimate Alliance 2 e quindi qualcuno un poco la conosce. Il personaggio di Melissa Gold cominciò a diventare veramente famoso sul finire anni '90, quando venne reclutata per far parte del gruppo dei Thunderbolts: inizialmente spacciato come un gruppo di supereroi nati in un periodo in cui Fantastici Quattro e Vendicatori si pensavano morti e sepolti, ma presto detto rivelatosi al lettore come dei lupi vestiti da agnelli. Che vor dì? Che tutti i membri dei Thunderbolts, nessuno escluso, erano dei criminali travestiti da supereroi e il gruppo di cui facevano parte, non era nient'altro che l'ennesimo piano per conquistare il mondo. Il problema cos'è? E' che Melissa (al secolo Screaming Mimi), come molti altri suoi colleghi dei Thunderbolts, si prende bene e nel fare l'eroina, capisce cosa ci trovano di bello in questo mestiere le varie Donna Ragno, Donna Invisibile, Carol Danvers e molte altre, e quindi decide di diventare ufficialmente una di loro. Quello che fa Songbird, è una cosa che si trova sempre più raramente al giorno d'oggi: chiedere scusa. Con l'atto di passare dall'altra parte della barricata, Melissa si rende conto di aver sbagliato e fa di tutto per porre rimedio alla sua situazione; pur essendo una eroina coi controcazzi, ce ne ancora di strada da fare, ma l'atto di aver preso sulle proprio spalle la colpa delle sue passate azioni criminose, le fa di sicuro onore. Si è resa conto che ha sbagliato e vuole rimediare, e finora, ci è riuscita. E sapete qual'è la cosa più bella? Che l'ha fatto in totale umiltà, senza dare colpe ad altri o cercare scuse.
Come potete vedere da questi tre esempi, il Girl Power nei fumetti c'era già. Dunque perché questo post? Perché la gente, sopratutto i lettori di fumetti, hanno purtroppo la memoria corta e bisognava rinfrescargliela.
- Symo